Nell'ultimo Book Pride, l'antropologo Marco Aime sottolineava come l’attuale attenzione al multiculturalismo suggerisca erroneamente che possa esistere un momento in cui una data cultura sia puramente singolare. Guardando (e ascoltando) con attenzione la storia degli spostamenti umani, bisognerebbe rimarcare che ogni cultura è sempre una multicultura. Un processo di scambi solo accelerato dalla rete. Quale mezzo migliore della musica elettronica per celebrarlo? Per due giorni, S/V/N porta a Milano Savana #Mash, mini-festival dedicato alla musica global prodotta nel "Sud del Mondo" - in attesa di un termine creolo per rendere meglio il concetto. Si parte con i talk diurni (venerdì con l’etnomusicologo Thomas Burkhalter della piattaforma Norient, Mark Ainley e Alan Scholefield dell’etichetta Honest Jon’s, sabato con Simone Trabucchi di Hundebiss Records sulla discografia indipendente) e si finisce coi dj set notturni. Occasione perfetta per ascoltare rarità e tribalismi dance su cassetta (Awesome Tapes From Africa), synth modulari ipnotici (Lichens), afrofuturismo (dj Khaled), performance fatte con tamburi e gong del gamelan balinese (con Hassan Khan), afro-house meticcia (Dj Nigga Fox), electro-chaabi (E.E.K. feat Islam Chipsy), collage dub (El Mahdy Jr.) e psichedelia esotica (Al Doum and the Faryds). Onori di casa a cura di Palm Wine e una "Disco Fair" con cui passare dalla teoria alla pratica.
Savana #Mash
22/5/2015 - 23/5/2015 Fabbrica del Vapore, Via Procaccini 4, Milano
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