Saturnalia

La prima volta che l'ex macello di viale Molise venne nuovamente restituito alla città - da una nota realtà sociale che avrebbe poi proseguito la sua storia altrove - quel complesso dai soffitti altissimi e dai mille cunicoli sotterranei pareva quasi un labirinto impervio, impossibile da esplorare del tutto. Nessuno, o quasi, avrebbe scommesso che in breve tempo, con Macao, sarebbe diventato il cuore pulsante della cultura “dal basso” (quella fatta di sperimentazione a tutto campo e condivisione e non di slogan e luoghi comuni). Saturnalia - il terzo in un anno - è la copiosa celebrazione sonora imbandita dalle varie realtà (Communion, Haunter Records, Neoma, Vasopressin, Hencote / Henkot, HIV e ZAUND) che a Macao hanno trovato casa e dei loro, coerenti, percorsi musicali.
Quest'anno, per la grande festa nella Hall (la sala grande) al timone c'è Hieroglyphic Being, ipnotizzatore seriale a cavallo tra psichedelia e cosmo. Con lui anche l'incantatore di incubi analogici Fis e i sacerdoti dell'occulto Dream Weapon Ritual: Dioniso c'è, ma sparato contro il crocifisso. Nel “piccolo” Mushroom Temple, invece, spazio alle presentazioni: Neoma schiera il boss Luxa, per Haunter Records in campo Four S e la sua grammatica post-cinematografica e anti-sci-fi, Vasopressin gioca invece la pedina dei noisekiller Maldoror's Dog e dei seminali Ramleh. Non è finita qui, ma il resto lo lasciamo scoprire sul posto: (di) Macao (si) vive, non (si) parla.