Che al giorno d'oggi i synth vadano di moda è noto. Molti, però, ne dimenticano le origini rivoluzionarie: anni lontani, in cui si provava a riprodurre suoni di violino con un computer, sperimentando nuove creazioni tecnologiche. Un orizzonte così attraente da allontanare alcuni dalla formazione classica in favore della nobile arte di assemblare modulari. È qui che incontriamo Suzanne Ciani, la quale, dopo una laurea in composizione a Berkeley (1970), inizia a lavorare nel negozio di Don Buchla, saldando sintetizzatori. Un'attività lunga e produttiva, la sua, che inizia con la sperimentazione in spot pubblicitari, passando attraverso album, colonne sonore e una propria etichetta discografica. Averla in Italia è un onore, andarla a sentire un obbligo morale. Per ricordarci di quando, ai "concerti di elettronica", non c'era una mela illuminata sul palco... Ed era tutta un'altra cosa.
Suzanne Ciani + Neotantrik
15/10/2014, Macao, Ex-Macello, Viale Molise 68, Milano
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