Se da una parte si fa il punto sulla storia dell'arte contemporanea con un indiscusso mostro sacro come Joan Jonas, dall’altro abbiamo l’occasione di vedere cosa combinano i nostri connazionali (e in alcuni casi coetanei) che sono cresciuti nel solco di quella tradizione di sperimentazione che oscilla tra immagini in movimento (video arte lì e art cinema qui), performace e oggetti. Ad incidere sulle vicende culturali del presente ci sono la facilità di manipolazione (esempio eclatante: la strage dell’11 settembre 2001) e di diffusione del video (youtube è nato nel 2003). La supremazia delle immagini in movimento ha influenzato (forse inconsapevolmente) anche molti artisti visivi italiani che negli ultimi 15 anni si sono avvicinati al linguaggio cinematografico. GLITCH promette di essere uno spaccato di questo scenario. Sembrano esserci tutti da Vezzoli ad Ancarani, da Rä di Martino ad Alterazioni Video. Ma gli elenchi sono noiosi, molto meglio prendersi tutto il tempo possibile e attraversare le 3 sezioni di questa indagine che si snoda tra la proiezione di film d’artista, installazioni legate all’immaginario cinematografico e performance.
GLITCH. Interferenze tra arte e cinema in Italia
11/10/2014 - 6/1/2015, PAC - Padiglione d'Arte Contemporanea, Via Palestro 14, Milano
Social