Marina Abramovic

Qualcosa da tenere d’occhio è questo Facts and Fiction, sponsor l’Assessorato dello sport e ai giovani, che con questo articolato progetto “intende avvicinare all’arte contemporanea un pubblico sempre più vasto di giovani e non solo”. F&F infatti, prevede incontri con artisti e critici (a cura di Roberto Pinto), una rassegna cinematografica (al De Amicis) e due laboratori per giovani artisti (Via Farini). E a proposito di artisti: il 26 novembre alla Triennale sarà presente William Kentridge, Film maker e regista teatrale, figura intellettuale di spicco dell’attuale panorama sudafricano. Il 3 dicembre sarà la volta di Marina Abramovic, artista ormai nota ai più, dopo aver vinto un Leone D’oro all’ultima biennale di Venezia. Sulla scena artistica da oltre vent’anni, ha sperimentato quasi ogni linguaggio (danza, teatro, musica) mantenendo l’uso del corpo al centro della sua ricerca. Ai più sbadati ricordo proprio la sua recente installazione-performance veneziana dal titolo Balkan Baroque: in un antro buio del Padiglione Italia ha spazzolato e lavato per tre giorni cataste di puzzolenti ossa bovine con brandelli di carne ancora appesi. A chi volesse sapere perché?, a chi ne volesse sapere di più io consiglierei di sfruttare la nobile intenzione del ns. assessore.
Correte alla Triennale!