Lias Saoudi sembra uscito da un romanzo di Welsh, una fottuta identità tossica con curiosa e debordante personalità. Un pallido ragazzotto irlandese apparentemente smidollato, perennemente sudaticcio e con i denti scheggiati che sul palco diventa una bestia indomabile. Esibisce tatuaggi orrendi da galeotto e dai suoi occhi pallati trasuda una sete di sballo cosmico irrefrenabile. E così, tra una botta e l’altra, nel 2011 mette in piedi i Fat White Family, una ciurma di scoppiati che si ritrova a suonare in uno squat di Brighton. L’obiettivo è solo distruggersi con il post punk e la psichedelia nichilista che odora di disagio dei Birthday Party e manca di equilibrio come i migliori Butthole Surfers. Incredibile pensare poi che una canzone degli Oasis possa aver dato ispirazione a Champagne Holocaust, più che un album un manifesto, un elogio al fottere tutto e tutti in qualsiasi modo. Il gioco riesce e la band gira i palchi di mezzo mondo, devastando alberghi esattamente come le icone del rock che va disprezzando. Ma le orecchie non mentono, dal vivo la performance dei FWF è totale e chi li ha visti la scorsa estate all’Ypsigrock non può che confermare: un muro distorto che ti ribalta senza chiedere permesso. Il teatrino è fatto di genitali in vista, fellatio, bondage, calzini fosforescenti e altre oscenità assortite che non vi svelerò. Fate un gesto coraggioso, andate a strafarvi con loro, stasera al Magnolia succederanno cose e nel senso più letterale del termine…saranno proprio cazzi. Bigotti stay at home!
Fat White Family
19/11/2015, Circolo Magnolia Via Circonvallazione Idroscalo, 41 • Segrate
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