Ad could not be loaded.

Il TPO inaugura la nuova stagione dopo quasi due anni: „saremo un municipio sociale“

quartiere Porto

Geschrieben von La Redazione il 28 Oktober 2021

Foto di Margherita Caprilli

„Programmiamo una stagione culturale che non può ripartire dal punto esatto in cui si era interrotta (il 23 febbraio 2020, ndr). Non possiamo pensare di essere soddisfatti per avere la possibilità di aprire con una capienza piena, quando il sistema culturale italiano ha solo finto di interrogarsi sui suoi fallimenti strutturali. Non ci basta riaprire come se nulla fosse successo“.

Con queste parole – estratte da un lungo manifesto programmatico – il TPO „ritorna“ nel calendario degli eventi culturali cittadini, dopo un lungo stop che non gli ha impedito però di aprirsi alla città. Quasi due anni in cui lo spazio di via Casarini ha maturato – come anche Làbas – la propria vocazione a diventare municipio sociale, uno spazio „che non si gestisce ma si autogoverna, sempre aperto a soggettività parziali, diverse e autonome che interdipendono fra di loro; spazio dell’incontro fra forme vive di lavoro cooperante che si ibridano dopo anni di crisi, dell’organizzazione di queste interdipendenze per affrontare nuovi paradigmi di conoscenza e relazioni, della ricerca di reddito per liberarsi dal ricatto del lavoro salariato“.

All’interno del TPO sono, infatti, nate come risposta alla pandemia le esperienze mutualistiche delle Brigate di Mutuo Soccorso, i percorsi formativi oltre la Dad, le collaborazioni culturali con le librerie indipendenti (Trame Bookshop, Confraternita dell’Uva, Igor Libreria) e molto altro.

Si ricomincia, quindi, il 31 ottobre come – scrivono – „soggetti in divenire, sempre sul punto di divenire altro” citando Rosi Braidotti e riprendendo l’incipit di Tiresias, lo spettacolo teatrale per la regia di Giorgina Pi che di fatto aprirà la stagione in collaborazione con il MIT- Movimento identità trans, Angelo Mai di Roma, Bluemotion e la complicità di Ateliersi per un’anteprima di Divergenti – festival internazionale di cinema Trans.

La seconda serata in cartellone, il 4 novembre, vedrà ospite Lydia Lunch: cantante, poetessa, performer, attrice, animatrice della contro-cultura mondiale che torna in città per la presentazione in anteprima del suo film autobiografico The war is never over e che presenterà al pubblico uno spoken words inedito e dialogherà con il pubblico e Franco “Bifo” Berardi. Una serata che sancisce la prima collaborazione tra Tpo e Kinodromo attraverso il coinvolgimento di Electric Priest.

Sempre la collaborazione con Kinodromo porterà a due serate (per ora) con Ce l’ho corto Film Festival, che nella sua accezione di Ce l’ho porno, attraverso la guida del collettivo Inside Porn, darà vita agli eventi di preview del 12 e del 19 novembre con la prima proiezione pubblica di C’è porno per te, un documentario incentrato sull’approfondire la professione dei sex worker affinché vengano abbattuti i tabù su questa categoria di lavoratori e la mostra fotografica del progetto Pornoinverno, progetti prodotti dal collettivo di videomaker e fotografi Insight.

Il 18 novembre arriva invece Spin Time – Che fatica la democrazia!, il documentario di Sabina Guzzanti sull’esperienza dell’occupazione del palazzo all’Esquilino in cui ci sarà la possibilità di confrontarsi con i protagonisti di quell’esperienza.

Info e aggiornamenti sul sito www.tpo.bo.it