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Arena 051

L'intervista al collettivo in occasione del decennale il 29 e 30 settembre 2017 al Sottotetto

Geschrieben von Salvatore Papa il 26 September 2017
Aggiornato il 6 Oktober 2017

Dieci anni di Arena 051, dieci anni di amore per l’hip hop riversato in decine di concerti con ospiti nazionali e internazionali portando alta la bandiera di un genere che a Bologna ha avuto una storia gloriosa.

Il 29 e 30 settembre si festeggia come sempre al Sottotetto con una sorta di mini festival che raccoglie alcuni degli artisti che in questi anni hanno fatto parte di questa storia: Dj Gruff, Inoki, Colle Der Fomento, Mad Buddy, Claver Gold, Bassi Maestro & Dj Zeta, Mistaman, Frank Siciliano, Otierre, MacroMarco, Dj Lugi, Dj Trix, Dj Shocca, DSA Commando, Lord Madness, OTM.

xperience

Da chi è composta e quand’è nata Arena 051?
Siamo un collettivo composto da rapper (Virux, Kappa-O, Santiegaz, MaksBunny aka Jack Makkia, Dam Larko, Reperto, Bazzo), dj’s (Dima, Shawa, Django, Bargeman, GTA), beatmaker e appassionati di musica rap, nato nel 2007 come laboratorio hip hop all’interno del centro sociale TPO di Bologna. Dopo qualche tempo abbiamo intrapreso un percorso completamente indipendente, riuscendo a organizzare oltre cento eventi in dieci anni e ad ospitare la creme de la creme della scena hip hop italiana e internazionale.

Come vi siete conosciuti e come vi dividete i ruoli all’interno del gruppo?
Molti di noi si conoscevano già prima dell’inizio del laboratorio al TPO, andando in giro alle poche serate che c’erano ai tempi. Quando il gruppo si è ben amalgamato si è creata una naturale divisione dei ruoli: c’è chi si occupa del lato artistico, chi gestisce i social media, chi segue quanto relativo a palco e impianto, la parte grafica e così via, ma le decisioni vengono sempre prese collettivamente.

Quali sono le vostre attività oltre ai concerti?
Ai tempi del laboratorio oltre ai live organizzavamo anche dibattiti con ospiti speciali, mostre di writing, interviste agli artisti ospiti e altre attività interessanti. Poi ci siamo concentrati sui concerti e sui progetti musicali dei singoli componenti di Arena 051 e dei sottogruppi che si sono formati.

Cosa ne pensate della scena hip hop italiana e, più in particolare, di quella bolognese?
Bologna è sempre stata un punto di riferimento in Italia per quanto riguarda l’hip hop fatto in un certo modo, anche grazie ad esperienze come Zona Dopa e il 2thebeat che hanno avuto un impatto maggiore rispetto alle scene locali delle altre città. Ancora oggi il genere è molto seguito e la gente quando c’è un evento è sempre pronta a partecipare. Alle nostre serate si è sempre respirata un’atmosfera positiva.

Quali sono gli artisti a cui siete più affezionati?
Siamo cresciuti ascoltando il rap classico e hardcore degli anni 90, sia americano che italiano, e siamo un po tutti musicalmente legati alle figure storiche di questo genere, come il Wu-Tang Clan, Notorious, Cypress Hill, Big Pun, Nas, Big Daddy Kane (per quanto riguarda il rap Usa) e Colle Der Fomento, Sangue Misto, Kaos, Dj Lugi per quanto riguarda il rap italiano, solo per citarne alcuni. Tra noi c’è anche chi apprezza le nuove sonorità.

Quando avete iniziato a lavorare col Sottotetto e perché siete ancora lì?
La prima serata al Sottotetto è stata nel 2010 e fin da subito ci siamo trovati bene. È un locale che, con le sue caratteristiche, rispecchia a pieno il nostro concetto di club underground e negli anni siamo riusciti a tirar su cose molto interessanti.

sottotetto

Raccontateci un po‘ questo decennale. Come l’avete costruito e perché quella line up?
Abbiamo cercato di riunire in un unico evento tutti quegli artisti che in questi anni hanno partecipato alle nostre serate per festeggiare a dovere questi dieci anni. Saranno due giorni di fuoco.
Inoltre ci sarà anche la jam pomeridiana nell’area parco con un contest di freestyle con in palio 500 euro, la zona writing e un throw up contest per chi vuole mettersi in gioco.
Insomma saranno due giorni di hip hop a 360 gradi e chi ama il rap avrà la possibilità di vedere live tanti dei propri beniamini tutti in una volta. Ci vediamo il 29 e il 30 settembre al Sottotetto!

Torniamo alla città: quali, secondo voi, i luoghi più vicini a un immaginario hip hop e perché?
Storicamente i luoghi di Bologna che si avvicinano di più ad un immaginario hip hop e dove questa cultura ha attecchito maggiormente si trovano in periferia. Quartieri come San Donato, Mazzini e Borgo Panigale sono sempre stati quelli con una concentrazione più alta di hall of fame e dove si sono tenute le jam più grosse. Tutt’ora è così. In passato l’hip hop si è evoluto nei centri sociali storici. Primo fra tutti il Livello 57 con Zona Dopa ed il Link con il live’n kickin del venerdì. Negli anni 90 se volevi farti un’idea di cosa fosse l’hip hop erano quelli i posti. Anche in provincia verso la fine dei 90 / inizio dei 2000 a Castel Maggiore / Funo, Casalecchio di Reno e Idice/Ozzano cominciarono ad esserci delle situazioni di aggregazione legata all’hip hop. Ora come ora è facile trovare appassionati ovunque, dai quartieri bene alla periferia, dove comunque l’hip hop ha un impatto più profondo e sentito per ovvie ragioni.

Fuori dal Sottotetto, avete dei luoghi preferiti dove vi incontrate nel tempo libero?

Abbiamo il nostro studio dove ognuno di noi porta avanti i propri progetti musicali; poi ci sono dei locali che frequentiamo più spesso, in particolare dove c’è black music come l’Arterìa, il Locomotiv, il Link e i nostri bar di fiducia dove alcolizzarci.

La frase più bella uscita da un testo rap
Ce ne sono tante, e ti girano in testa continuamente, poi col tempo cambiano, ma alcune rimangono per sempre. Una che ci rappresenta parecchio potrebbe essere il ritornello di Cani sciolti dei Sangue Misto:

Cani nelle strade delle città
e tutto sembra uguale ma qualcosa non va
c’è sempre un buon motivo per tirarli giù
ma i cani nelle strade sono sempre di più