L’anno scorso si sono celebrati 100 anni di traiettorie interstellari di Sun Ra e del suo jazz visionario: pioniere tanto del free, quanto della musica più scoppiata e “cosmica” mai stata fatta. Così nuove generazioni (magari guidate da un loro idolo, tipo Four Tet) hanno sperimentato lo sconvolgente viaggio verso l’astroblack, viaggio che non può e non deve finire nella semplice moda “celebrativa”. Per rinnovare davvero il fuoco, questa musica eliocentrica va sperimentata dal vivo. Attualmente, la fire music del quartetto turco dei konstruKt è la miglior rappresentazione della tradizione free che va dal recentemente scomparso Ornette Coleman, agli Art Ensemble of Chicago fino a Peter Brotzmann (con cui hanno pure fatto un disco) e così via. Ascoltatevi sul loro soundcloud l’estratto del disco (edito dalla milanese Holidays) con un gigante come William Parker e preparatevi a orbitare attorno a meravigliosi, selvaggi, mondi sonori.