Quella di Caline Aoun sarà la prima grande mostra della nuova stagione del MAXXI ed è all’interno di quello che è diventato un piacevole appuntamento espositivo a Roma: il Deutsche Bank’s Artist of the Year, dapprima ospitato al Macro, ora invece nelle sale di via Guido Reni. Caline Aoun è stata nominata Artist per il 2018, con grande merito aggiungiamo. Il titolo di questa sua personale, Seeing Is Believing, è emblematico della sua visione artistica: la Aoun, infatti, lavora molto sulle modalità con cui la tecnologia e la digitalizzazione influenzano la percezione delle immagini, e quindi della realtà. Topografia e tipografia, architettura e codici, panorami urbani e visioni informatizzati: il binario è sempre doppio e va ad interagire direttamente sugli spazi che ospitano le sue opere, alterandoli e rimodellandoli. Al MAXXI vedremo tutti lavori site specific, che andranno a dialogare con l’architettura del Museo, stimolando costantemente lo spettatore tra esperienze tattili e sorprese cromatiche. Caline Aoun è libanese e lavora tra la sua terra d’origine e Londra. In Inghilterra ci si è rifugiata per scampare alla guerra civile nel suo Paese: tanto per rimanere in tema di percezione della realtà, che i recenti fatti di cronaca ci rivelano essere alterata come non mai.