Dopo un anno di pausa Open House torna ad aprire le porte degli edifici più belli e architettonicamente affascinanti di Roma. Le passeggiate primaverili tra un palazzo e l’altro ci sono mancate parecchio e c’è stato il rischio che il Covid costringesse a sospendere tutto anche quest’anno, se non ci fosse stata la (saggia) decisione di spostare l’iniziativa qualche mese più in là, nel pieno dell’ottobrata. Oltre a gettare le basi per l’edizione 2021, durante questi lunghi mesi di lockdown e semilockdown Open City, l’associazione che organizza Open House, ha dato vita a Open House Italia una rete nazionale che coordinando gli eventi nelle città di Torino, Milano, Roma e Napoli, arrivando così a un patrimonio di 700 siti vistabili in quattro weekend consecutivi dal 18 settembre al 10 ottobre (Roma e Napoli le città che chiuderanno la rassegna).
«L’impegno che ogni anno ci prendiamo con Open House Roma è ribadire quanto la città sia prima di tutto uno spazio collettivo, di condivisa conoscenza, e lo facciamo non solo celebrandone il patrimonio storico, ma permettendo l’esplorazione della città in divenire, contemporanea, per stimolare l’esperienza diretta dell’architettura ed incoraggiando i cittadini a riconoscere un ruolo centrale nella sua progettazione, nel suo sviluppo e nella sua cura», Laura Calderoni, responsabile del programma di Open House Rome.
«Quest’anno abbiamo presentato per la prima volta la rete di Open House Italia, lanciando l’edizione di aperture in quattro weekend consecutivi – dal 18 settembre al 10 ottobre – dal desiderio comune di dare un segnale forte di riapertura nel segno della condivisione e confermare quanto lo spazio urbano sia il miglior luogo deputato al confronto e partecipazione per le comunità e i cittadini che quotidianamente lo abitano», Davide Paterna direttore Open House Roma.
Novità è anche il progetto editoriale “Trame Urbane” in cui autrici e autori italiani – tra scrittura, regia e fotografia – proporranno una narrazione autobiografica ed evocativa delle quattro città attraverso i luoghi a loro più cari o significativi: Marco Ponti (regista) racconterà Torino, Marco Missiroli(scrittore) svelerà la sua Milano, Francesco Zizola (fotografo) rivelerà il suo sguardo su Roma, infine Valeria Parrella (scrittrice) regalerà un inedito skyline di Napoli.
Se del buono c’è stato in questi ormai due anni di isolamento e distanziamento, sicuramente lo si può trovare nella riscoperta della dimensione locale, nell’aver ripercorso palmo a palmo le strade dei quartieri e delle città. Da questo punto di vista, Open House rappresenta un’occasione preziosa per rafforzare questo slancio e riprendere in mano i luoghi del vivere quotidiano, ordinario e straordinario che sia. E per non lasciarvi soli in questo (ri)attraversamento della città abbiamo realizzato due itinerari in collaborazione con il team di Open House Roma: il primo è dedicato alle novità dell’edizione 2021, con otto nuovi siti che si vanno ad aggiungere al patrimonio di Roma di cui ogni anno Open House apre le porte (lo trovate qui); il secondo a una dimensione normalmente sconosciuta e invalicabile, quella della città sotterranea, fatta di cunicoli, grotte, cave e bunker (lo trovate qui). Buona camminata allora!
Written by Nicola Gerundino