Ho visto “Koyaanisqatsi” per la prima volta a metà degli anni ottanta in una qualche rassegna cinematografica in una sala ormai probabilmente scomparsa. Era già uscito da qualche anno e Philip Glass non lo conoscevo ancora. L’effetto fu di immaginifico stupore. Scene stranianti, spesso rallentate, talvolta accelerate, che ti immergevano in una dimensione diversa. Volti, persone, catene di montaggio, strade, automobili, traffico, fast food, videogames, città frenetiche e poi la natura, abbandonata, dimenticata, ferita. Il tutto accompagnato da questa musica meravigliosa, in una perfetta fusione. Tanto perfetta da farlo forse diventare il film più saccheggiato nella storia dagli spot pubblicitari…
Per chi non lo conoscesse, “Koyaanisqatsi” (1982) di Godfrey Reggio è il primo film della trilogia “Quatsi”, seguito da “Powaqqatsi” (1988) e “Naqoyqatsi”. La parola è un termine della lingua Hopi e significa “vita in tumulto”, “vita senza equilibrio”, da qui il sottotitolo originale del film “Life out of balance”. Le musiche vennero composte da Philip Glass, uno dei padri del minimalismo americano, pianista e tastierista che amava definirsi “compositore di musica dalle strutture ripetitive”, all’epoca già autore di innumerevoli lavori per solo piano e per ensemble, partiture per balletti, senza dimenticare le collaborazioni con Robert Wilson e le prime due composizioni operistiche: Einstein on the Beach e Satyagraha.
Quella che vedremo a Roma in questa tre giorni, grazie al Romaeuropa Festival, è la prima proiezione assoluta in Italia accompagnata dalla versione dal vivo per coro ed orchestra. Per l’occasione Orchestra e Coro sono quelli dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, affiancati dal The Philip Glass Ensemble, la formazione che dal 1968 esegue tutte le composizioni scritte da Glass per il suo ensemble. Non ci sarà Philip Glass, e ci dispiace, ma la direzione è affidata al suo storico compagno di avventure, Michael Riesman, da innumerevoli anni anche principale tastierista dell’Ensemble, che riuscirà a non farci sentire troppo la sua mancanza.
ORARI
GIOVEDì 11 – ore 19.30
VENERDì 12 – 20.30
SABATO 13 – ore 18.00
Written by Carlo Cimmino