Il passato non è mai veramente passato. La memoria è un filo, più o meno sottile e resistente, che tiene traccia del corso tempo, dando forme e significati individuali e collettivi al mondo che abitiamo, influenzando il nostro sguardo, le nostre azioni e i futuri che immaginiamo. La Teoria del Possibile Adiacente, aprendo nuove opportunità attraverso la scoperta e la combinazione di elementi vicini ma ancora inesplorati, ci offre uno strumento per ripensare un linguaggio che da sempre racconta trame invisibili: l’arte. Svelando le dinamiche che ci hanno gettato faccia a faccia nei paradossi del capitalismo industriale, con i suoi meccanismi estrattivi e frammentari, Marzia Migliora inaugura la terza edizione di “Visioni Diacroniche – Mondi in dialogo tra ecosistemi naturali e arte contemporanea”, a cura di BAM – Biblioteca degli Alberi Milano per Volvo Studio. La sua ricerca, radicata nel tempo e nell’esperienza, attraversa molteplici linguaggi – dalla fotografia al video, dal suono alla performance, fino all’installazione e al disegno – trasformando i gesti quotidiani in racconti poetici. Le sue opere restituiscono frammenti di memoria collettiva e danno nuova voce al presente, facendosi eco anche di chi non possiede parole umane per essere compreso, ascoltato e riconosciuto.
Written by Emma Bartolini