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Tue 08.07 2025

Africa Express pres. Bahidora

Where

Teatro romano di Ostia Antica
Via Degli Scavi, Roma

When

Tuesday 08 July 2025
H 21:00

How much

€ 57,50/39

Contacts

Sito web

A quasi vent’anni dalla sua iniziale traversata sull’asse Londra – Essakane, Africa Express si dirige per la prima volta in Italia e si ferma così, de botto, lungo una linea ferroviaria aperta a “diverse” interpretazioni simboliche, la bistrattata Roma – Lido. Ovviamente, fermata Ostia Antica. Non staremo qui a discutere ancora sui possibili motivi di una data così inaspettata e improvvisa, né tanto meno a puntare (troppo) il faro su Damon Albarn, che nelle foto del collettivo come sul palco tende a stare nelle retrovie – in ultima fila o corazzato dietro al pianoforte. Piuttosto, proviamo a riavvolgere il nastro e immaginare cosa ci troveremo ad ascoltare, quantomeno a scanso di equivoci.

È chiaro che in un progetto di cui il poliedrico prodigio di Leytonstone è stato il co-fondatore, c’è ancora tutta la sua attitudine verso la musica: una ricerca famelica di contemporaneità e di collaborazioni. La leggenda narra che l’idea per Africa Express sia nata nel 2005 in un pub di Covent Garden, al cospetto di un Live 8 con un unico artista africano in line up; la storia vuole che nel giro di un anno Albarn sarebbe tornato nel suo Mali (già esplorato nel 2002 con Toumani Diabaté e altri “amici”) per un primo concerto dell’Express al Festival au Désert insieme a una serie di musicisti occidentali e locali.

Per anni il collettivo ha respirato soprattutto il vento sub-sahariano e captato gli echi del Sahel Sound, coinvolgendo nomi più o meno illustri di un continente la cui tradizione musicale è complessa quasi quanto la sua storia – da Tony Allen ad Amadou & Mariam, dai Tinariwen a Baaba Maal, insieme a numerosi nomi europei e americani a fare alternativamente da capostazione. La lista degli artisti coinvolti o dei festival e concerti-monstre realizzati è lunghissima ma, a portarci verso la destinazione odierna di Africa Express e la progressiva apertura oltre i confini del continente africano, è il rifacimento di “In C” di Terry Riley fino alla “reunion” nel 2016 della Orchestra of Syrian Musicians, con diversi passaggi incentrati sul Sud Africa.

Oggi, al settimo album, Africa Express è un collettivo multiculturale che in un certo senso segue, piuttosto, le rotte della diaspora africana, con un disco in arrivo registrato in Messico in cui come sempre il concetto di collaborazione è intrinseco a partire dal titolo “Africa Express presents…”. La relazione stretta con musiche tradizionali specificatamente del continente africano – il suono del deserto, i ritmi di kwaito e gqom – lasciano spazio a kuduro, cumbia e salsa, hip hop e forma canzone a fare da collante per un lavoro e quindi un live – come raccontano i singoli già usciti – in cui c’è tanto Centro e Sud America, in cui c’è festa e attenzione ai diritti civili, in cui c’è un’idea nata relativamente in tempi non sospetti che negli anni si è trasformata, anche nel modo in cui viene presentata (e sì, forse anche confezionata).

Non sarà l’attrazione per un singolo nome né la patina supercool dei video tratti dalle registrazioni di questo “Bahidorá” a portarci fino a Ostia Antica, ma la curiosità per come artisti di spessore da mezzo mondo oggi possano veicolare un nuovo linguaggio musicale diasporico in maniera, speriamo, credibile, intensa e divertente. Sul palco, in rigoroso ordine alfabetico: Abou Diarra – Alansito Vega – Baba Sissoko – Bootie Brown – Damon Albarn – Django Django – Eme MalaFe – Hak Baker – Imarhan – Joan As Police Woman – Jupiter & Okwess - K.O.G. – La Bruja de Texcoco - Los Pream – Luisa Almaguer – M.anifest – Mare Advertencia – Mélissa Hié – Mexican Institute of Sound – Moonchild Sanelly – Onipa – Ophélia Hié  – Otim Alpha – Poté – Seye Adelekan - Tom Excell .

Guatieri, spostace l’ultima corsa del trenino per tornare a Piramide da Ostia Antica, ché pure questo (oltre alla Coppa Italia e al Conclave) è n’evento.

Written by Chiara Colli