Certi status symbol non sono mai cambiati. Ed è chiaro che se vuoi far parte di una certa sfera sociale, non puoi bere cocktail sotto i 5 euro o mangiare patatine in busta all’aperitivo. Meglio andare di gin pregiati e ostriche, insomma, e farlo insieme a certi amici, perché se è vero che sei quello che bevi/mangi, dovresti anche farlo con la gente giusta. Non c’è niente di male eh, semplicemente per alcuni va così, dall’amministratore delegato al punkabestia. Questione di posizionamento. È chiaro, quindi, che un cocktail bar imparentato con uno dei negozi di abbigliamento più cari della città (L’Inde le Palais) deve rispondere a certe esigenze e par farlo ha bisogno di un barman che spacca, ma anche di aragoste, astici, caviale ecc. Nasce così Re Sole L’Inde Le Palais, unione di due esperienze: quella del bistrot alla francese di via San Mamolo (Re Sole) e lo store di moda di via De’ Musei. Un luogo frequentato ovviamente da un certo giro, ma – sia chiaro – aperto a tutti.