Ad could not be loaded.

Pizzeria Oceania

ZERO here: assaggia la pizza al goulash e non muore.

Categories Restaurants
quartiere Dateo

Pizzeria Oceania

Contacts

Pizzeria Oceania Via Giovanni Briosi, 10
Milano

Time

  • lunedi chiuso
  • martedi 06:30 PM–12:00 AM
  • mercoledi 06:30 PM–12:00 AM
  • giovedi 06:30 PM–12:00 AM
  • venerdi 06:30 PM–12:00 AM
  • sabato 06:30 PM–12:00 AM
  • domenica 06:30 PM–12:00 AM

Please always check the reliability of the information provided.

Food

Chi vi scrive è originario di Pesaro. «Sticazzi», direte voi. Tuttavia questa premessa è utile per capire di cosa stiamo parlando. A Pesaro veneriamo una pizza – che mangiamo anche a colazione in formato mini – che si chiama Rossini. Leggenda narra che questa pizza nasca intorno agli anni sessanta per omaggiare il grande compositore, orgoglio della città, Gioachino Rossini.

Fin qui tutto ok. Peccato che suddetta pizza sia considerata un’eresia per il resto d’Italia. Di una prepotenza dirompente, la pizza Rossini ha come base una margherita e viene condita con uova sode e maionese. Se non avete ancora chiamato un sicario napoletano per farmi fuori e, anzi, queste derive hardcore vi stuzzicano curiosità e appetiti, vi porto a conoscere un posto che a Milano spinge ai limiti il concetto di pizza. 

La Pizzeria Oceania – già il nome fa rizzare i peli – è stata aperta nel 1972 ed è rimasta così com’era. Da cinquant’anni a conduzione familiare, serve pizza al tegamino. Rotonda, alta e croccante. L’aspetto è quella di un junk food di bassa lega e gli accostamenti di gusti fanno sudare anche i più audaci – ho visto sfilare davanti cose che voi umani… La pizza al goulash è una vera specialità e sarebbe un’occasione sprecata se non ordinaste anche le patatine zenzero e miele.  

Frequentato da rocker in pensione e meta favorita di comitive di sessantenni divorziate, Oceania è un portale interdimensionale.

Qui non si viene solo per provare untuose maialate, ma anche per ritrovare una cordialità e una genuinità ormai rare. Come in uno stargate, Oceania vi catapulta in un universo parallelo; a partire dalla selezione musicale di brani sperimentali e alternative, per continuare con le luci stroboscopiche, e finire con marchingegni e disegni incomprensibili appesi qua e là. Tutto in un accecante sfondo rosso, quello delle pareti, che fa sembrare il locale un ex centro massaggi erotici per maoisti. 

Frequentato da rocker in pensione e meta favorita di comitive di sessantenni divorziate, Oceania è un portale interdimensionale. Un minestrone di elementi incomprensibilmente mescolati, a metà tra una nave spaziale e un delirio mistico. Un posto così meriterebbe l’iscrizione all’albo delle creature a rischio estinzione.