La pellaccia del 30Formiche resiste – e in fondo non ne avevamo dubbi. Un mese fa vi invitavamo a rispondere alla “call to action” del Circolo Arci di via del Mandrione, affinché questo spazio ormai fondamentale per la musica e la cultura underground e partecipata a Roma – che peraltro si accinge a spegnere le sue prime dieci candeline a dicembre – non restasse paralizzato dalle difficoltà di ripresa di una crisi economica che quest’anno ha investito in maniera massiccia tutto il settore degli eventi culturali dal vivo, e in particolare di quelli indipendenti e senza supporti da parte delle istituzioni.
Fedele allo spirito DIY che lo ha sempre caratterizzato, dopo sette mesi di chiusura forzata – in cui il Trenta Formiche è comunque rimasto in gran parte attivo sul territorio con forme di supporto sociale concrete assieme alla rete Arci -, una risposta di sostegno importante da parte della propria comunità e un periodo di lavori per adempiere alle varie norme di sicurezza vigenti, il Circolo torna operativo con un programma a base di film e selezioni musicali d’ascolto, sempre con un occhio alla ricerca e alle produzioni alternative. Come già ripetuto, se negli ultimi mesi Roma non è stata completamente silente o esclusivamente animata/sonorizzata da realtà istituzionali o contesti dove la proposta artistica è il risultato di un “compromesso” con altri settori, lo dobbiamo al lavoro indefesso, alla tenacia e al senso di responsabilità collettiva di piccoli spazi come questo. Un atteggiamento completamente in linea con quanto detto a più riprese da Giuseppe Giannetti, direttore artistico del Circolo, anche in tempi relativamente non sospetti: «in questo clima mantenere una forte identità riconoscibile, creare momenti di fruizione dell’arte innovativi e rari, ergersi a difensori di una controcultura libera e ribelle diventa sempre più importante per non omologarsi a qualsiasi costo, ed è questa convinzione che ci tiene in vita e ci continua a regalare soddisfazioni, oltre a un concetto di socialità inclusiva che non ha mai subìto stop». In un autunno incerto, l’invito resta quello di andare e supportare, ancora più di prima, le piccole realtà cittadine, mantenendo allenato il nostro senso di responsabilità (sociale, civico, culturale, sanitario).
Di seguito il messaggio di riapertura del Circolo Arci e la programmazione di ottobre. Andate, sostenete e ricordatevi di rinnovare la tessera Arci!
«Dopo esattamente 7 mesi di sospensione di tutte le attività in sede, è arrivato il momento di tornare alle vecchie abitudini, o quasi. Non sarà la normalità non lo è mai stato, ma alcune necessarie dinamiche esistenziali devono riprendere ad intrecciare fili sciolti. La necessità di incontrarsi per costruire in modo più o meno consapevole il tempo migliore, di tornare ad essere se stessi o qualcun altro per distruggere e ricostruire e poi ri-distruggere un futuro imperfetto, è necessario tornare a leggere creare e sognare il socialismo che non verrà. E se non ce ne frega niente, almeno vogliamo tornare a ridere e a stare assieme, perché ne abbiamo bisogno, perché migliori non ne siamo usciti… In attesa delle fantomatiche rassegne del CineTrenta, chiediamo tutti i giorni ai nostri soci selezionatori e ricercatori di benessere sonoro di proporre una visione importante per la propria formazione musicale e non solo, una visione da condividere prima del set in consolle. Tutte le proiezioni iniziano alle ore 21.00 circa.
Per accedere è necessario prenotare la propria partecipazione scrivendo un’e-mail a prenotazioni@30formiche.it e specificando giorno e numero soci. Purtroppo non possiamo garantire l’ingresso ai soci non prenotati nel rispetto della capienza contingentata. Per chi dovesse rinnovare la tessera è fortemente consigliata la pre-compilazione on line a questo link
per evitare assembramenti all’ingresso. Vi ricordiamo che la tessera ha validità dal 1° ottobre 2020 al 30 settembre 2021».
PROGRAMMA DI OTTOBRE
Giovedì 8
21:00 “Decoder” (1984) di Musha, a seguire selezioni musicali a cura di Marco Bonini (ubik)
Venerdì 9
21:00 “We Like It Like That” (2015) di Mathew Ramirez Warren, a seguire selezioni musicali a cura di Alessandro Sciarra
Sabato 10
21:00 “Tropicália” (2012) di Marcelo Machado, a seguire selezioni musicali a cura di Wolfman Bob
Martedì 13
21:00 “La Decima Vittima” (1965) di Elio Petri, a seguire selezioni musicali a cura di Freddie Koratella
Mercoledì 14
21:00 “Bang Bang” (1971) di Andrea Tonacci, a seguire selezioni musicali a cura di di Gamberone
Giovedì 15
21:00 “Waking Life” (2001) di Richard Linklater, a seguire selezioni musicali a cura di Shabaz
Venerdì 16
21:00 “Virus Tropical” (2017) di Santiago Caicedo, a seguire selezioni musicali a cura di Agns&Nicolas
Sabato 17
21:00 “Dig!” (2004) di Ondi Timoner, a seguire selezioni musicali a cura di Nick Matteucci
Martedì 20
21:00 “Big Sun” (2015) di Christophe Chassol, a seguire selezioni musicali a cura di Pippo Goofy
Mercoledì 21
21:00 “Torch Song Trilogy” (1988) di Paul Bogart, a seguire selezioni musicali a cura di Impy
Giovedì 22
21:00 “Touki Bouki” (1973) di Djibril Diop Mambéty, a seguire selezioni musicali a cura di Marco Caizzi
Venerdì 23
21:00 “Le Cercle rouge” (1979) di Jean- Pierre Melville, a seguire selezioni musicali a cura di Bob Corsi
Sabato 24
21:00 “Mondo Topless” (1966) di Russ Meyer, a seguire selezioni musicali a cura di Playgirls fo Caracas
Martedì 27
21:00 “Repo Man” (1985) di Alex Cox, a seguire selezioni musicali a cura di Edwige
Mercoledì 28
21:00 “Runaway Train” (1985) di Andrej Končalovskij, a seguire liveset di Tommaso Battistelli
Giovedì 29
21:00 “Judgment Night” (1995) di Stephen Hopkins, a seguire selezioni musicali a cura di Lady Maru
Venerdì 30
21:00 “Lust & Sound in West-Berlin 1979-1989” (2015) di Jörg A. Hoppe, Klaus Maeck e Heiko Lange, a seguire selezioni musicali di Enrico Kybbe