La prima volta che andai a sentire Immanuel era pure la prima volta che entrai in una discoteca milanese: conoscendo gli orari antidiluviani di questi locali mi presentai alle 23, e trovai solo un guardione che mi avvisava che prima di un’ora non avrebbero aperto. Riuscii ad entrare in seguito, ubriaco di birre cinesi e cercando il palco mi trovai il Castissimo a fianco, che cantava. Da allora l’ho seguito, ogni autunno-inverno, in giro in locali più o meno grandi. Dopo un anno torna all’Alcatraz: finalmente un luogo dove il concerto avrà orari familiari, a mezzanotte e mezza tutti fuori: chi a casa, chi all’oratorio, chi in giro per bordelli d’oriente. Tutti a fare l’amore nel culo.
Scritto da Filip J. Cauz