Se esistesse il corrispettivo in arte contemporanea dell’Ironman – evento sportivo “all’ultimo respiro” – l’artista olandese Guido van der Werve sarebbe il primo a iscriversi, tante sono le ore che ha speso ad allenarsi in imprese agonistiche estreme come immersioni nella vasca da bagno e maratone in salotto. Per dodici ore consecutive in occasione dell’opening, la galleria Monitor farà da stadio, palestra e piscina per la sua mostra-performance di video multicanale che dissacrano l’eroismo fisico riportandolo nell’intimità domestica. L’artista, alla sua terza personale, proietterà una galleria di situazioni paradossali, sempre sospese tra sarcasmo e ironia.
Scritto da Chiara Ciolfi