In un era in cui l’uomo è in grado di lanciare nello spazio delle automobili con tanto di musiche di David Bowie, un oggetto come la cabina per fototessere dovrebbe essere soltanto un ricordo d’infanzia, un pensiero nostalgico di un’epoca pre-internet. Eppure sono ancora lì, funzionanti, un po’ come quelle creature marine che praticamente sono dei fossili viventi. Se a questo si aggiunge che un’altra tecnologia ottocentesca, la fotografia, è il vero cuore pulsante di tutte le attività social 2.0, non c’è da stupirsi se, pensando alle cabine per fototessere, i Parasite abbiano attuato un ritorno al futuro trasformandole in dei monoliti totemici, utilizzando delle crisalidi in metacrilato. Daforma ospiterà in mostra la presentazione di questi nuovi simboli di culto – realizzati in collaborazione Dedem, azienda storica del settore fototessere – in contemporanea alla presentazione di un app che permetterà di stampare in queste nuove cabine tutto il materiale fotografico custodito in uno smartphone. Poi dici che Kubrick non c’aveva visto lungo…