Se non avete mai sentito parlare di Ben Seretan (male), cercatelo subito con Google immagini. Vi comparirà il suo faccione barbuto dallo sguardo ipnotizzato piazzato sulla copertina del suo esordio e una serie di sensazioni contrastanti cominceranno ad assalirvi. È venuto il momento di ascoltarlo anche, ed è qui che arriva il bello.
Rock’n’roll sincero che plana altissimo trainato da Neil Young e Bill Callahan, schietto, toccante e intenso, suonato con una Telecaster ma pure con una chitarra appartenuta alla nonna. Fenomeno (di nicchia) indie per aver stampato solo 250 copie in vinile del suo esordio omonimo – poi ristampato anche su cd dall’italianissima Love Boat – Ben cita Glenn Branca e Arthur Russell tra i suoi numi. Serve aggiungere altro?
Scritto da Mary Anne