L’obiettivo dichiarato di Teatri di Vetro di quest’anno è guardare verso il retro del palco, lì dove c’è la “La comunità che viene”, come recita il sottotitolo della nona edizione della rassegna. E la comunità è indissolubilmente legata a un territorio, fisco, comune. Una città, da attraversare parte a parte portando i contenuti ora in un luogo ora in un altro. Macro, Centrale Preneste, Opificio Romaeuropa, Teatro Vasccello, Carrozzerie N.O.T., Fondazione Volume!, laboratori teatrali, teatri veri e propri, spazi no profit, musei, l’elenco è ampio e copre tutti i municipi e ancora più lungo è quello degli artisti e compagnie partecipanti: da Fanny&Alexander a Enzo Cosimi, da Teatro Sotterraneo a Andrea Cosentino, dal gruppo nanou a Biancofango. Il teatro a Roma non vive certamente uno dei suoi migliori momenti, ma eventi così, fanno sperare per il meglio e fanno venire voglia di andare avanti.
Scritto da Anonimo Stanislavskiano
