L’estate è ormai arrivata, il caldo è spesso insopportabile e l’idea di rifugiarsi al fresco dei pini di Villa Osio è sicuramente invitante. Meglio ancora se questa breve permanenza alla Casa del Jazz ci permette di imbarcarci per un viaggio inusuale, di quelli che capitano veramente di rado. Sono già passati più di dieci anni da quando Paolo Angeli, Antonello Salis, Gavino Murgia e Hamid Drake incisero un disco a loro nome, dal titolo “Giornale di Bordo”, un progetto presentato all’epoca al pubblico romano di Villa Celimontana in una torrida serata non dissimile dalle attuali.

Tre musicisti sardi che incrociano i loro strumenti, una chitarra sarda preparata, una fisarmonica, un sax, con le percussioni di uno dei più grandi batteristi afroamericani. Musicisti che si incontrano anche in altri progetti, il duo Salis / Angeli, il trio Salis / Angeli / Drake, ma è la forma quartetto quella meno battuta, un appuntamento raro, ma di quelli che ti danno l’impressione che il tempo si sia fermato, come per magia.

Ed ecco quindi una nuova occasione di salpare alla volta di luoghi ignoti sì, ma dal sapore tipicamente mediterraneo, un viaggio pieno di sorprese, ma descritto puntualmente in un giornale di bordo che, già prima di partire, ci narra di ancore issate, traiettorie che ci conducono verso clandestini alla deriva, fino ad ormeggi precari che lasciano presagire nuove avventure senza fine. Facciamoci cullare dalle onde, lasciamoci ammaliare dalle sirene, non smettiamo mai di sognare ad occhi aperti sotto la volta stellata del cielo.