Si chiamano Kammermusik Trio, ma non sono esattamente un trio di musica da camera. Si muovono in ambito jazz, ma non suonano jazz convenzionale. Niente standard, niente spartiti, ma tre musicisti liberi di improvvisare. La loro prima apparizione romana in pubblico fu a fine 2016 da Blutopia, negozio di dischi al Pigneto dove, in epoca pre-pandemica, artisti italiani e stranieri presentavano progetti spesso inediti a un manipolo di spettatori accomodati su poche sedie. Da allora li abbiamo visti più volte, anche al Klang, nell’interessante rassegna “Altera”, insieme, fra gli altri, ad Acre, Michele Rabbia e Daniele Roccato, The Axiom of Choice.
Ma Schiaffini, De Fabritiis e Tilli li conosciamo bene anche al di fuori di Kammermusik. Giancarlo Schiaffini, a lungo collaboratore del Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza e instancabile trombonista attivo in mille progetti, nonché autore di testi fondamentali sul ruolo dell’improvvisazione nella musica moderna, lo abbiamo incontrato alla Casa del Jazz in compagnia di Andrea Centazzo, con il quale negli anni settanta aveva percorso i territori del free jazz, suonando con compagni di viaggio come Steve Lacy, Evan Parker e Alvin Curran. Errico De Fabritiis è reduce da uno degli ultimi sold out della Casa del Jazz con i Roots Magic, quartetto composto oltre che dallo stesso De Fabritiis al sax, da Alberto Popolla ai clarinetti, Gianfranco Tedeschi al contrabbasso e Fabrizio Spera alla batteria. Tre uscite discografiche su Clean Feed, un centinaio di concerti alle spalle e la partecipazione ad alcuni dei principali festival internazionali, ne fanno una delle più importanti formazioni jazz italiane in circolazione.
Luca Tilli, violoncellista che si muove tra musica contemporanea, free jazz e improvvisazione, nonché compositore per spettacoli di danza e teatrali, lo ricordiamo al fianco del trombone di Sebi Tramontana e, di recente, nell’European Galactic Orchestra di Gabriele Mitelli, con la quale ha suonato la scorsa estate sul palco di Villa Osio. In ambito del tutto diverso è apparso in “Mirror Emperor”, album degli Zu93, collaborazione fra gli Zu e David Tibet dei Current 93. Per il concerto di stasera, rubando il titolo di un libro di Schiaffini, una sola raccomandazione: non chiamatelo jazz!
Scritto da Carlo Cimmino