L’erba dell’Ortica si fa viva per il weekend, a tal punto da far infiammare anche i vostri cervelli. Dal funky alla techno, dalla bass più breakkata ai picchi di sperimentazione, ma sempre con l’obiettivo di far ballare il pubblico in una maratona di tre giorni piena di esperienze extra-sensoriali. Milano Design Weekender è figlio della volontà di avere un ritrovo non convenzionale o legato alle tendenze durante la Design Week: se l’underground è contro-cultura, questo evento è un contro-salone.

Due sale per esplorare le elaborazioni del segnale nelle sue varie forme: la prima dedicata a quella audio/visiva, con tanto di esposizioni fotografiche e installazioni visive dove i dj set diventano colonne sonore dello spazio circostante. Esposizioni a cura di due realtà milanesi: il 10 la crew Evolvere, e il 12 i ragazzi di Fonografia.

Nell’altra sala, invece, sarà l’impianto di design delle casse a forma di trombetta a fare da tramite tra dj e pubblico: un Void Sound System è pronto a  trasmettere i set di tutti gli artisti, tra cui le percussioni harsh-esplosive di Stenny, i synth acidi di Sotofett e il cassone dritto di DVS1. Oltre a loro una serie di local tanto c ariall’underground milanese: primordial OOze e Aitch, direttamente dal collettivo Saturnalia, nonché 2/3 di Cortex of Light; i bergamaschi della Pho Bho Records, Kakofonico e Matteo Coffetti adesso stanziati a Torino ma assidui frequentatori della scena milanese; Bladeblanc, portatrice di bass musicall’interno dei suoi set, con un tocco grime-ish; persino due totem di riferimento della scena meneghina, come Nicola Mazzetti, la persona che sta dietro Serendipeety, e Port Chalmers, aka Fausto, co-founder del Dude.

Un meltin pot di generi e di persone, nello spazio che si sta prendendo il giro delle serate di musica elettronica proveniente dai bassi fondi: l’Ex Serraglio, nuovo segnaposto di Milano Est.