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mer 22.06 2022 – ven 16.09 2022

Grazia Varisco: Percorsi Contemporanei 1957-2022

Dove

Palazzo Reale di Milano
Piazza Duomo 12, 20122 Milano

Quando

mercoledì 22 giugno 2022 – venerdì 16 settembre 2022

Quanto

free

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Sito web

Grazia Varisco, Extrapagina spellata

Grazia Varisco è un’artista ampia, con una produzione che scandaglia tutta la seconda metà del ‘900 e che racconta molto di quella che è stata l’identità artistica e di ricerca di Milano in quel periodo. Il Gruppo T, di cui faceva parte insieme a Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gianni Colombo, Gabriele Devecchi, portava avanti un processo di condivisione di pensiero e di forme legate all’evoluzione di esse nel tempo. Un momento di grande evoluzione e scarto identitario rispetto al panorama artistico a loro contemporaneo. Le porte su un grande spaccato della ricerca di Grazia Varisco si aprono a Palazzo Reale, con una mostra curata da Marco Meneguzzo e che attraversa la sua produzione artistica dal 1957 al 2022.
Palazzo Reale sa regalare emozioni, soprattutto con mostre per il grande pubblico che è una cosa sempre buona perché l’arte fa bene e basta: si può magiare a pranzo, cena e colazione senza fare indigestione. Questa volta bisogna ammettere che si scorge una porzione di “anisetta”, come se l’istituzione si fosse emozionata di portare una così grande artista autoctona tra le sua mura, e quindi è scappata un pochino la mano, con qualche lavoro lasciato al buio, un colore alle pareti stanco e un all-in rispetto alla produzione dell’artista, senza rispettare del tutto le necessità di spazio dei singoli lavori. Il valore del processo creativo della Varisco è fuori discussione anche se la densità di lavori nelle sale è disorientante. Va detto che il modo di fare mostre, di creare i percorsi installativi è mutato molto negli anni, e quello che prende forma nelle sale di Palazzo Reale è sicuramente un modello affine agli anni ’60 e ’70 che però oggi non è compreso così a fondo e forse rischia di penalizzare in parte un corpo lavori potente che ha bisogno di essere assimilato, compreso, soprattutto per i segni che le ricerche artistiche sono capaci di lasciare nella cultura e nell’estetica che viviamo oggi, che elaboriamo attraverso l’arte contemporanea e che, inevitabilmente, trova le sue radici anche lì.
Ma insomma, a parte questo le opere di Grazia Varisco meritano un attraversamento lento e approfondito, meritano tempo come la T del Gruppo T, per scoprire l’origine di qualcosa in fondo a noi che finalmente possiamo mettere a fuoco.

Scritto da Annika Pettini