Il ragazzo di Belfast, che gravità tra l’elettronica, l’ambient e la techno, arriva a Roma con la sua valigia ipnotica. Un biologo arrivato sino al dottorato, che ha poi consacrato la sua vita alla musica. Dopo molte collaborazioni ed EP, il suo primo disco, “Human”, irrompe nel 2014 sulla scena come un’importante novità. Ha creato anche la sua etichetta poco dopo e da quel dì ha prodotto giovani che si affacciavano a quella musica così vicina al suo universo.
Ma è con il live che la figura di Max Cooper è letteralmente esplosa sulla scena mondiale, non solo quella elettronica. Ogni suo concerto è un viaggio sensoriale: un mega show audio/video, una musica concepita in binomio con le immagini. E proprio a Videocittà porta il continuo dialogo che ha creato con 13 cortometraggi fatti da artisti visivi di riferimento. Il suo ultimo album, “Unspoken” si mescola a immagini che si muovono con la musica in un’unica potente danza. Uno show unico e potente, un’esperienza coinvolgente per ogni tipo di pubblico: la forza incredibile di saper ammaliare attraverso un viaggio magnetico, fatto di imponenti sonorità e tuffi ultra sensoriali.
Scritto da Manuela Maiuri