Fondazione Trussardi è così, appare e scompare e ci lascia tutti appesi. Con la sua natura volutamente itinerante non si sa mai dove sarà la sua prossima apparizione o, meglio, la sua prossima mostra. Ogni progetto è radicato nel luogo in cui sorge e anche la scelta dell’artista, curata dal direttore artistico Massimiliano Gioni, si modellano in un unica visione che declina un lavoro o una moltitudine, come per questa edizione, con l’artista Nari Ward. Il luogo, poco accessibile nella quotidianità ma già usato in precedenza per altri eventi artistici, è il Centro Balneare Romano in zona Piola. Progettato in periodo fascista riporta un rigore attitudinale anche solo nella struttura degli spogliatoi e lì andrà a inserirsi parte delle installazioni site specific pensate dall’artista. Oggetti di recupero, storie di fragilità, inclusività, sono invece alcuni degli elementi che identificano il lavoro di Ward e che portano le sue installazioni ad un piano sensibile di condivisione, dove memoria ed emozioni trovano posto nei diversi linguaggi che ibrida.
Scritto da La Redazione