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dom 18.09 2022

Roberto Ottaviano + Serena Fortebraccio + Benjamin Moussay

Dove

Auditorium Parco della Musica
Viale Pietro de Coubertin 30, 00196 Roma

Quando

domenica 18 settembre 2022
H 18:00

Quanto

€ 8

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Siamo arrivati alla giornata finale di “Una Striscia di Terra Feconda”, il festival franco-italiano di jazz e musiche improvvisate diretto da Paolo Damiani e Armand Meignan, che giunge quest’anno alla sua venticinquesima edizione, tornando nella più intima cornice del Teatro Studio Borgna dopo l’esilio forzato degli ultimi due anni nel parco della Casa del Jazz.

Anche per questo ultimo weekend la formula è sempre la stessa della scorsa settimana, con un doppio spettacolo per ogni giornata, uno pomeridiano alle 18:00 ed uno serale a partire dalle 21:00. Ma oggi si aggiunge uno spettacolo mattutino per i più piccoli (e non solo) con la Jazz Campus Orchestra Kids & Junior diretta da Massimo Nunzi, che ospita la clarinettista francese Hélène Duret. Il concerto del pomeriggio vede poi un progetto di “canzoni”, con il trio formato da Roberto Ottaviano al sax, Serena Fortebraccio alla voce e Benjamin Moussay al pianoforte. Ottaviano, coordinatore da quasi trent’anni del dipartimento di jazz del Conservatorio di Bari, oltre a essere stato l’ideatore e direttore artistico di “Time Zones”, festival che fin dal 1986 ha portato nella città pugliese alcuni fra i nomi più interessanti del panorama internazionale, lo ricordiamo alla guida del quintetto Eternal Love che vede al suo fianco Marco Colonna, Zeno De Rossi, Alexander Hawkins e Giovanni Maier.

Il doppio concerto serale è di quelli imperdibili. Si inizia con “Passages Duets”, una produzione originale che vede i clarinetti di Louis Sclavis accompagnare i passi di Virgilio Sieni. Danzatore e coreografo fra i maggiori in ambito internazionale, Sieni ha da sempre collaborato con musicisti di grande valore, da Steve Lacy ad Evan Parker, da Scodanibbio a Balanescu. In Sala Petrassi lo abbiamo visto almeno un paio di volte dare corpo alla chitarra di Eivind Aarset ed alle improvvisazioni del trio formato da Michele Rabbia, Daniele Roccato e Garth Knox. Louis Sclavis non si ferma qui: eccolo restare sul palco per quello che è forse il set più interessante dell’intero festival. Anche qui si tratta di una produzione originale, affidata questa volta alla guida di Federica Michisanti, giovane e già affermata contrabbassista, che abbiamo visto anche nel primo weekend del Festival in duo con Dominique Pifarely. Questa sera la ritroviamo con un suo quartetto, insieme al violoncello di Vincent Courtois, alle percussioni di Michele Rabbia e, come dicevamo, ai clarinetti di Louis Sclavis, già ospite di Federica in altre due edizioni di “Una Striscia di Terra Feconda”. Una chiusura in grande stile per un doppio weekend che promette di regalare non poche emozioni.

Scritto da Carlo Cimmino