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sab 17.09 2022

“All the Streets are Silent”: la cultura hip hop e skate

Dove

Teatro Martinitt
Via Pitteri 58, Milano

Quando

sabato 17 settembre 2022
H 21:00 - 00:00

Quanto

€ 7

Ogni volta che si guarda uno skatevideo, il rollio grattato delle ruote e lo sferragliare dei truck sui grind s’alterna alle barre dell’hip hop. Che il video in questione arrivi da Piazza Duca d’Aosta, da Place de la Republique, dal Pier 7 di San Francisco o dal Love Park di Philadelphia fino al MACBA a Barcellona, barre e bpm sono una costante: lo sfondo delle acrobazie e l’atmosfera delle strade, nella consueta concitazione delle riprese serrate tra fish-eye e piani sequenza tra un salto impossibile e un rovinoso capitombolo.

Tipo Busta Rhymes:

 

Insomma, se vi siete mai chiesti il perché di questo back2back che ha il sapore della storia di strada, “All the Streets are Silent: The Convergence of Hip Hop and Skateboarding” è il docufilm che dovete precipitarvi a vedere al Martinitt. Pure se non ve lo siete mai chiesti – per il semplice fatto che parliamo di un affresco storico di estetiche e scene che hanno letteralmente plasmato lo street style moderno.

La strada si ergeva a fondazione di un mito.

Immagini di repertorio, testimonianze delle leggende dell’epoca, il film di Jeremy Elkin vi catapulta nella Manhattan verticale e vorticosa del decennio tra il 1987 e il 1997, quando la strada si ergeva a fondazione di un mito, un’agiografia, che mescola clubbing, moda e street culture, andando a cercare gli umori sociali e giovanili che hanno fatto inflettere due scene in una. L’hip hop nato dalla contestazione, dalla frattura degli anni Settanta, ma anche nella cornice ci una Grande Mela che silenziosa e piacevolmente lercia, tra ballroom e graffiti; lo stesso scenario in cui gli skaters occupavano i marciapiedi, tra battle artistiche per strada e cultura estetica da periferia erta a manifesto politico.

Insomma, è la ricognizione di un mito che Elkin svolge con uno sguardo antropologico eppure ben immerso in un brodo di nostalgia – forse per quel baluardo di lotta culturale e politica di cui oggi si sente un po’ la mancanza. Oltretutto fotografia ottima. Insomma, che dobbiamo dire di più.

Se non che, assieme al docufilm di Elkin, potrete vedere anche il cortometraggio degli Chef – Genuine Street Flavour: Takuya, la storia che la crew storica di Piazza Duca d’Aosta ha dedicato allo skateboarder giapponese – a sua volta strenuo frequentatore dei muretti de La Centrale.

 

Scritto da Giacomo Prudenzio