Una Sauna è il format di Sara Leghissa e Sebastiano Lorenza Pala, che qualcuno di voi avrà già visto in quel posto magico che era Il Colorificio al Giambellino e in BASE. Per chi ancora non sapesse di cosa si tratta, Una Sauna è un progetto di luogo itinerante che (come vuole poi la sauna in sé, che sia finlandese o meno, con le Ricola spudoratamente eteronerborute o meno) ha come destinazione d’uso il rilassamento, il relax, lo stare insieme, insomma: il wellness, o in altre parole, la cura del sé. La storia poi prosegue, perché se la sauna e tutte le economie affini di cura che alleviano il peso dell’esistenza hanno assunto via via una dimensione elitaria, borghese e tutto sommato fighetta, Una Sauna riprende piuttosto le contestualizzazioni inerenti alle pratiche comunitarie e collettanee, e allora al cruising, al chiacchiericcio, al ritrovo nella spoliazione e nell’agio che ne comporta – e nell’esposizione che ogni sauna in fondo presuppone. Insomma, questa sauna è proletaria, militante, transfemminista, queer, luogo del mutuo appoggio e della mutua riconoscenza.
Ora, in occasione dell’edizione 2022 de Le Alleanze dei Corpi, Una Sauna la trovate al KINlab in Piazzale Segesta. Il format l’avrete capito: andate in sauna in qualunque di questi venerdì prima di Natale e troverete situazioni e momenti di confronto, di musica, di apertura, di chiacchiera.
In questo terzo e ultimo incontro, dalle 16:0 alle 18:00, Ale/Sandra Cane, autor* e ricercator* indipendente di queer studies e cultural palestinese contemporanea, e Laila, podcaster e attivista italo-palestinese con “Decolonial Sauna: Queering Decolonial Practices / Palestine”, per l’incontro assieme a Tareq Tamimi “La costruzione dello spazio coloniale”, per pensare l’architettura, come farla e come farla eventualmente sparire. Sempre in sauna, dalle 19:00 alle 24:00, Barbara Stimoli e Titta Raccagni ci sarà Pleasure Rocks, che dice già tutto sulle possibilità di frequentazione dei sassi (al link potete vedere il lavoro di ricerca delle due artiste).
Infine, sempre a NEVER DRY, in sotterranea, i Dj Set di Joa, artista cresciuta con cocktail d’ambient e field-recordings mescolati a feste queer hard-techno e breakbeat/core: chimera del ballo sudaticcio e frizzante, e Lillhee (nome fiabesco di Sebastiano Lorenza Pala) incaricat* di liquidarvi i fianchi. Perché se non si balla poi si perdono troppi pezzi.
Scritto da Giacomo Prudenzio
