I pomeriggi di tante generazioni di giovani e non-più-giovani sono stati galvanizzati dai programmi tv sul wrestling. Fin dai tempi delle lotte fra gladiatori, l’entusiasmo di assistere alle prodezze di uomini forzuti, pronti a darsele di santa ragione di fronte a un pubblico infervorato, non sembra conoscere periodi di declino. A differenza del mondo classico però, per fortuna, i combattimenti “moderni” sono finti, orchestrati ad arte per puro intrattenimento.
Ed è dalla riflessione su un intrattenimento fatto di finzione, rivalità e sfida che nasce lo spettacolo “Tonno e carciofini” di e con Impegnöso/Röhl/Sësti, vincitore della menzione speciale del Premio Scenario 2021. La pièce mette in scena la storia di due amici inetti e superficiali, i quali, in nome del successo, sognano di intraprendere la carriera da wrestler.
Dall’addestramento in stile “Karate Kid” per diventare grandi performer, fino alle gare sul ring, “Tonno e carciofini” ragiona sul senso e sul valore del binomio “arte-divertimento” al giorno d’oggi, alla ricerca di una forma nuova, lontana dagli stereotipi imposti da una morale teatrale stantia e disonesta. E se un tempo era “panem et circenses”, che oggi sia “tramezzini e teatro” non pare così assurdo.
Scritto da Emilia Agnesa