Nell’immaginario moderno dell’uomo-viaggiatore, pochi itinerari sono stati così carichi di fascino come quello che, in treno, portava da Parigi – e quindi, con l’ausilio di un traghetto, da Londra – fino alla mediorientale Costantinopoli, passando per Vienna, Belgrado, Sofia etc. Storie di vite totalmente cambiate, di incontri impossibili, di fortune, sciagure e anche di delitti, come quello mirabilmente descritto da Agatha Christie che ha consegnato l’Orient-Express definitivamente al mito.
A quasi 150 anni dal primo viaggio, Villa Medici dedica una mostra al mitico treno della Compagnie internationale des wagons-lits. Passeggiando tra le sale dell’Accademia di Francia troverete raccolte fotografiche, progetti, mappe, disegni tecnici e manifesti pubblicitari d’epoca: oltre 200 pezzi che collocano l’Orient-Express nel suo contesto storico globale. Completano l’esposizione dei materiali d’archivio dedicati al Rome-Express, altro treno dalla storia secolare che collegava Roma a Parigi; un lavoro inedito della fotografa francese Sarah Moon; una docu-fiction sonora realizzata appositamente per la mostra realizzata da Mathias Enard. A cura di Eva Gravayat e Arthur Mettetal.
Scritto da Nicola Gerundino