Nuovo sabato e nuova serata di improvvisazione al Metro Core, che ci sta ormai viziando con quello che è diventato un appuntamento fisso per tutti gli appassionati. Questa settimana è forse la prima volta che viene coinvolto un ospite straniero, invitato a confrontarsi con i musicisti locali, abituali frequentatori del palco del circolo Arci del Pigneto.

Sassofonista inglese con base a Berlino, Simon Rose è anche autore di apprezzati testi sulle pratiche dell’improvvisazione. Accanto a lui tre nomi a noi ben noti, ovvero Luca Venitucci alla fisarmonica, Mario Cianca al contrabbasso e Fabrizio Spera alla batteria. Raffinato componente degli ormai storici Ossatura, Luca Venitucci lo abbiamo visto fra queste stesse mura in compagnia della chitarra di Francesca Naibo e poi alla guida del quartetto di taglio cameristico Al Niente. Al pianoforte e melodica è parte del trio Genera insieme ad Ermanno Baron e Dario Miranda, con un disco, “Active Observation” in uscita proprio in questi giorni.

Suo compagno di avventure negli Ossatura da oltre venticinque anni è Fabrizio Spera, membro anche dei Roots Magic, forse il batterista romano più attivo nel campo dell’improvvisazione. Ha suonato praticamente con tutti, da Mike Cooper ad Alvin Curran, da Eugene Chadbourne ad Evan Parker, da Tim Hodgkinson a Ken Vandermark. A pizzicare le quattro corde del contrabbasso ci penserà invece il più giovane dei quattro. Un disco a suo nome per Setola di Maiale, che vede anche la presenza di Luca Venitucci, Mario Cianca è ormai diventato una presenza costante sui nostri palchi dopo essersi distinto al fianco di Marco Colonna nel progetto New Ethic Society con il suo Post Colonial Blues.