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gio 26.10 2023 – dom 19.11 2023

Roberto Caruso: "a figura intera"

Dove

studioamatoriale
Via Franchino Gaffurio 8, Milano

Quando

giovedì 26 ottobre 2023 – domenica 19 novembre 2023

Quanto

free

Quelli di studioamatoriale sono una strana specie di pedagoghi libertari. Al motto di «Tutto si può fare», l’apologia del dilettantismo raggiunge qui livelli altissimi e vette impensabili. L’amatoriale nello studio è quello che fa tutto mosso dalle pulsioni notturne, quello che si cimenta in pressoché ogni tecnica o pensiero. Il dilettante sa fare il pane e sa dipingere, sa della retorica e della maieutica, sa della politica e dell’economia, sa scrivere, insomma: sa fare tutto perché tutto si può fare, ed è in quanto tale l’acerrimo nemico della specializzazione. Dannato colui che si fa specializzare, poiché dimentica il piacere di pensarsi abili a fare tutto, il piacere dell’esercizio fine a sé stesso. Così che al «Tutto si può fare» ci pare legittimo aggiungere «A sentimento». Ed è questo lo scandaglio del Castucci e del Tola, maestri amatoriali che scandagliano tutto quel che è espressivo (installazioni, design, fashion, scrittura, editoria e chi più ne ha più ne metta) alla ricerca del sentimento movente.

Se questa rabdomanzia può essere contestata dagli stessi amatoriali, vi basti pensare che quasi tutte le inaugurazioni fatte da studioamatoriale avevano qualcosa di inedito, fatto per l’occasione, e la presente mostra è addirittura una prima. Primissima mostra di un pittore avvezzo alla pittura ma non al mondo cronico-patologico dell’arte, vera essenza quindi dell’amatoriale: non colui che prova per ambizione di successo, ma colui che si diletta – letteralmente: distilla delizie e appagamenti da quel che fa, in un esercizio personalistico, espressivo e indubbiamente privato e ludico, spesso fine a sé stesso.

Il Maestro Caruso non aveva mai esposto altrove. Ex-tecnico di uno dei più noti teatri di Milano, e quindi allenato alla scena e alla messa in scena, porta nello spazietto di Caiazzo la sua prima grande opera per il pubblico. Pubblico che si dovrebbe suppore colto, poiché il Maestro Caruso è oltre che un bravo pittore un’evidente studioso della storia dell’arte, un grande citazionista – che non significa fare name-dropping o image-dropping, ma obbligarsi al confronto con i maestri del passato, al costo di ripercorrerne alcuni passi: figure alla Morandi, paesaggi metafisici alla De Pisis e prospettive a la Sironi. Un po’ come fu la  Summa Theologia per Tommaso d’Aquino coinvolse tutto il Gotico nell’esposizione pubblica e comprensibile dei temi fondativi sulle facciate delle chiese e delle cattedrali, “a figura intera” del Maestro Caruso espone passo passo i sentimenti che l’accompagnano nella figurazione pittorica.

Accompagnato come sempre da un testo di Francesco Tola, la mostra la visitate su appuntamento o liberamente all’opening.

 

Scritto da Giacomo Prudenzio