Il Camparino torna a festeggiare il suo compleanno e lo fa con una grande festa organizzata con noi di ZERO a cui invita tutta la città. L’appuntamento è sotto la Madonnina, all’angolo con la Galleria Vittorio Emanuele che vide la nascita di questo bar nel lontano 1915, quando Davide Campari decise di dar vita alla leggenda proprio qui, di fronte a quel Caffè Campari che il padre Gaspare aveva aperto a fine 800 proprio davanti.

Un compleanno che conta 108 lunghi anni, portati ancora splendidamente, da bersi con gusto in questa giornata che è una festa per tutti. Sarà un mondo color rosso Campari ad attendervi, tra vecchie glorie e nuovi orizzonti, cocktail storici e prospettive future. Si passa al bancone, si ordina un Campari seltz o uno shakerato, si osserva il rituale preciso, millimetrico, ipnotico dei bartender. Perché il Camparino è anche suono, colore, è vociare, è sentire tante lingue, è incontro ed è storia. Sapete che rumore fa una sifonata di seltz quando raggiunge il bicchiere? O la shakerata ritmata e sonora che riempie la stanza?

A festeggiare insieme a noi ci saranno gli amici storici del Camparino tra cui Maurizio Stocchetto del Bar Basso, che sarà presente come ospite, per brindare insieme, e per qualche minuto anche dietro al bancone in rappresentanza quindi di uno dei simboli viventi del mito della Milano da bere e dell’aperitivo grazie a quel negroni sbagliato inventato da sua padre, Mirko, nel 1972.

E poi gli amici, nonché vicini, di Marchesi 1824, altra realtà storica figlia di Milano che arriveranno con un torta per spegnere le candeline.

Tra Bar di Passo, al piano terra, e Sala Spiritello al piano superiore (solo su invito), torna la festa a Duomo più attesa di sempre. Quella del Camparino, un momento che cerca di ricordare l’importanza di alcuni simboli della città, senza nostalgia del passato e sempre con uno sguardo al futuro. Ci vediamo tutti lì, ovviamente al bancone.