Free Songs ovvero l’improvvisazione come metodo compositivo. E dove se non al Metro Core, il piccolo circolo Arci del Pigneto che continua a dedicare i propri sabati a jazz contemporaneo, improvvisazione e sperimentazione? E oggi ci troviamo pronti a confrontarci con un’improvvisazione nell’improvvisazione, visto che il trio formato da Renato Ferreira, Mario Cianca e Fabrizio Spera, autore lo scorso mese di uno straordinario set al Fanfulla nell’ambito della rassegna Àltera, vede Ferreira impegnato in una serie di concerti in Olanda e Marco Colonna pronto a sostituirlo.

Musicisti che non hanno ormai bisogno di presentazioni, ma che ricordiamo per i meno attenti. Marco Colonna, dalle tradizioni folk degli Aquaragia Drom, ai live in solo, passando per le innumerevoli collaborazioni (Ettore Fioravanti, Roberto Ottaviano, Alexander Hawkins, Silvia Bolognesi, Igor Legari ed Ermanno Baron, fra i tanti), lo abbiamo visto negli ultimi anni mettere in panchina l’inseparabile sassofono per concentrarsi su clarinetto e clarinetto basso. Fabrizio Spera è componente degli ormai storici Ossatura – reduci da una residenza artistica all’Area Sismica che li ha visti affiancati ai libanesi A Trio – e dei Roots Magic ed è forse il batterista romano più attivo nel campo dell’improvvisazione.

Ha suonato praticamente con tutti, da Mike Cooper ad Alvin Curran, da Eugene Chadbourne ad Evan Parker, da Tim Hodgkinson a Ken Vandermark. Sarà invece Mario Cianca, il più giovane dei quattro, a pizzicare le quattro corde del contrabbasso. Un disco a suo nome per Setola di Maiale, lo scorso ottobre lo abbiamo visto su questo stesso palco, sempre insieme a Fabrizio Spera, ad accompagnare il sax del musicista inglese Simon Rose e la fisarmonica di Luca Venitucci.