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ven 15.12 2023 – dom 17.12 2023

Take Five

Dove

La Casa del Jazz
Viale di Porta Ardeatina 55, 00154 Roma

Quando

venerdì 15 dicembre 2023 – domenica 17 dicembre 2023

Quanto

€ 10 singolo concerto

Contatti

Sito web

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  • Quattro stracci/Cyrano

    Camilla Battaglia

  • Ar-Raqis

    Clap! Clap!

Courtesy of Spotify™

Giunta quest’anno alla sua seconda edizione, Take Five è una rassegna ospitata dalla Casa del Jazz che vede sfilare sul palco di Villa Osio gruppi presentati dai Centri di Produzione Musica Jazz (Fondazione Musica per Roma, Adrimusic, We Start Piemonte, Insulae Lab Sardegna, Toscana Produzione Musica) in dieci concerti per tre giornate consecutive. Si inizia subito alla grande venerdì 15 Novembre alle 18:00 con Nubes, un duo anomalo composto dal pluripremiato giovane pianista jazz Alessandro Lanzoni, già collaboratore di Roberto Gatto e Aldo Romano ed ormai acclamato leader, insieme al violoncellista Francesco Dillon, fra i maggiori interpreti dello strumento, fondatore del Quartetto Prometeo e membro dell’ensemble Alter Ego, attivo per lo più nell’ambito della musica contemporanea e della musica da camera.

Si prosegue alle 19:30 con Piano Island #2, un viaggio a quattro mani nel Mediterraneo, fra Sicilia e Sardegna, in compagnia dell’elettronica di Seby Burgio e del pianoforte di Alessandro Di Liberto ed alle 21:00 con Camilla Battaglia. Pianista con una predilezione per l’elettronica, cantante, sperimentatrice della voce, una laurea in filosofia ed una in canto jazz, un percorso di studi proposto dall’European Jazz Master fra Copenhagen, Berlino ed Amsterdam, solista in numerose orchestre, dalla Siena Jazz Orchestra all’Orchestra della Sardegna, Camilla Battaglia l’abbiamo vista meno di un mese fa al Fanfulla in duo con Luca Perciballi. Oggi torna alla Casa del Jazz con Càlór, il suo quartetto berlinese che era già stato su questo stesso palco a fine anno scorso per presentare il nuovo disco uscito per la Parco della Musica Records.

Sabato 16, sempre alle 18:00, vede il ritorno di una nostra vecchia conoscenza, il trio She’s Analog, che aveva esordito nel 2020 con “What I Bring, What I Leave” su Auand. Con Stefano Calderano alla chitarra elettrica, Luca Sguera al piano preparato e tastiere, Giovanni Iacovella alla batteria e live electronics, i tre, in un dialogo continuo fra musica scritta ed improvvisazione, sono risultati vincitori del Bando Nazionale emanato da MIDJ (l’Associazione Nazionale dei Musicisti Jazz) e da qui la produzione originale del Festival “Una Striscia di Terra Feconda”, frutto di una residenza che li ha visti insieme alla leggenda del contrabbasso Bruno Chevillon, loro ospite lo scorso Ottobre al Teatro del Lido di Ostia. Oggi tornano in compagnia di Adele Altro, già nota con il suo alter ego Any Other, dopo la loro residenza artistica per Novara Jazz.

Non da meno il concerto delle 19:30 che vede Frontal, il quintetto di Simone Graziano, confrontarsi con il producer Clap! Clap! in un viaggio inedito nella cultura e nel ritmo della tradizione africana. Notevole pianista, Simone Graziano lo abbiamo visto qualche mese or sono sul palco del Fanfulla con Camilla Battaglia ed oggi torna in compagnia di Gabriele Evangelista al contrabbasso, Davide Strangio alla chitarra e i due Hobby Horse, Dan Kinzelman e Stefano Tamborrino, rispettivamente al sax tenore ed alla batteria. Chiusura alle 21:30 con un ritorno “storico”, quel Mèta Quartet autore nel 1997 di “Sintesi”, oggi riportato in vita da da Insulae Lab in versione Reloaded. Ecco allora Antonello Salis a pianoforte e fisarmonica, qui anche per festeggiare i cinquant’anni di carriera musicale, Sandro Satta al sax alto, Riccardo Lay al contrabbasso e Fabrizio Sferra alla batteria.

Domenica 17 si inizia già di mattina alle 11:00 con l’Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti diretta da Paolo Damiani, che propone “Canti Erranti”, per poi proseguire alle 17:00 con il trio Out of Space guidato dal chitarrista Christian Mascetta, affiancato da Pietro Pancella al basso e Michele Santoleri alla batteria, e alle 19:00 con Filippismo Live, un progetto che vede Claudio Filippini al pianoforte, Gianluca Di Ienno alle tastiere, Federico Malaman al basso elettrico e Michele Santoleri alla batteria. Concerto finale alle 21:00 con Tun, ovvero Torino Unlimited Noise, il trio formato da Gianni Denitto al sax, Fabio Giachino ai synth e Mattia Barbieri alla batteria, per un incontro fra techno e jazz. Attivo dal 2019, il trio nell’ultimo anno ha collaborato con il cantante beatboxer australiano Dub FX ed il trombettista berlinese Sebastian Studnitzky.

Scritto da Carlo Cimmino