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lun 22.04 2024

INNER_SPACES: Richard Skelton, Francesco Zago

Dove

Auditorium e Galleria San Fedele
Via U. Hoepli 3a/b, 20121 Milano

Quando

lunedì 22 aprile 2024
H 20:30

Quanto

€ 16/13

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Sito web

Francesco Zago

Foto di Lutz Diehl

Se ti sei ritrovato a leggere questo articolo, molto probabilmente, almeno in parte, la musica ti ha salvato la vita. La musica ci ha salvato la vita. Ognuno ha il proprio rapporto con la musica, con le strutture dei suoni che ogni giorno sottopongono l’udito. Che sia Aphex Twin in cuffietta mentre torno ubriaco dal Picchio, l’evento dub al Leoncavallo o Pintscher che dirige la Filarmonica della Scala, ogni volta che mi imbatto in una qualsiasi manifestazione musicale percepisco una presenza materiale o eterea che mi tocca, con cui instauro una conversazione e che mi cambia in maniera irreversibile. Convintamente laico, altrettanto convinto di una spiritualità che connette la fisicità più becera con le forme più intangibili dell’esistenza.

Un ascolto contemplativo, quasi una meditazione, che trova nella rassegna INNER_SPACES uno dei suoi picchi più intensi. Chi l’avrebbe mai detto che, nell’Intelligencija milanese anticlericale per natura e devota alla sperimentazione mondana, il luogo di culto dove viene diffusa la parola della musica elettronica contemporanea è di fatto la casa di una confraternita gesuita?
Don Antonio Pileggi, alla guida dell’Auditorium San Fedele, da più di dieci anni pone un impegno encomiabile al servizio della musica e dell’ascolto di essa: è per questo che la dimensione che si crea in ogni esibizione rimane impressa in qualsiasi individuo che prende parte all’evento, artisti compresi.

Nella programmazione di questa stagione primaverile, dal titolo ‘Soglie Immersive’, è la volta di Francesco Zago e Richard SkeltonIl primo si ritroverà a reinterpretare Allegro moderato, movimento che apre la Settima sinfonia di Anton Bruckner. Un’opera inedita commissionata al chitarrista e compositore italiano proprio dalla stessa INNER_SPACES. Chitarra elettrica ed effettistica elettronica per dissezionare, rievocare e porre sotto una luce mai vista l’odissea emozionale del compositore austriaco dell’Ottocento, che probabilmente non ha avuto il prestigio che avrebbe meritato. 

La seconda parte della serata vedrà l’artista britannico in una delle sue rare apparizioni dal vivo. L’indagine di Richard è misteriosa e fortemente evocativa. Paesaggi sonori affini al genere ambient, con sfumature drone, avant-folk e classiche, che stimolano riflessioni tanto sul rapporto tra l’uomo e lo spazio con cui si trova a interagire, tanto sul tempo come variabile relativa.

Scritto da Pietro Pascolini