Ancora l’antica Grecia e i suoi miti, storie stratificate dai millenni che continuano a riverberare nel nostro presente. Con “Lemnos” Giorgina Pi e la compagnia Bluemotion proseguono il cammino intrapreso con “Tiresias” (premio UBU 2021 per miglior progetto sonoro e migliore attore) e “Guida immaginaria”, questa volta sarà il mito di Filottete a tracciare la rotta in questo viaggio tra lo spazio ed il tempo.

Il mito dell’uomo che uccise Eracle per suo espresso volere, caduto vittima di un inganno per mano inconsapevole della sua amata, si intreccia alle vicende degli antifascisti perseguiti, confinati ed uccisi nella stessa Grecia dal 1946 al 1974. Una storia poca nota di tanti troppi uomini e donne che nel corso degli anni hanno comunque scritto poesie e fatto teatro, si sono fatti attori di gesti politici che nella scrittura hanno cercato e creato eco e luce nei momenti più bui.

Tra questi resistenti vi era anche il poeta Ghiannis Ritsos che in una sua poesia disse: “Credo nella poesia, nell’amore, nella morte, perciò credo nell’immortalità”; il teatro e la scrittura sono, forse allo stesso tempo, strumenti e luoghi dove perseverare nella ricerca dell’immortalità.