Marco D’Agostin, già vincitore di due premi UBI, porta in scena all’angelo mai Best Regards, un lavoro sulla memoria e sul tempo, una lettera inviata ad un destinatario che non prevede né avrà alcuna risposta. Un ringraziamento che rappresenta anche una presa di coscienza, il destinatario è uno dei suoi maestri, Nigel Charnock, a cui le parole, le emozioni ed i pensieri sono inviati con dieci anni di ritardo.

Nigel è stato un grandissimo performer: fondatore dei DV8 – Physical Theatre nel 1986, è stato sempre descritto come un ciclone, un maestro della danza ipercinetica che ha sempre portato sul palco energia, grida e fisicità dirompenti.

Quello di Marco è un tributo laico, un salto nella memoria per ringraziare della presenza partendo proprio dall’assenza, dal presente ad un passato in cui forse non si sono trovate le parole giuste, ma forse quelle parole non avevano ancora la potenza e la nostalgia che possono avere ora amplificate da anni di distanza e consapevolezza nei confronti di quello che, nonostante il tempo, è stato un grande maestro.