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dom 10.03 2024

Alessandro Marzotto Levy: IRENE

Dove

Teatro Out Off
Via Mac Mahon 16, 20155 Milano

Quando

domenica 10 marzo 2024
H 16:00

Quando ho letto il titolo di questo spettacolo ho sentito che dovevo vederlo. Letteralmente, mi chiamava. Ho sempre avuto un rapporto strano con il mio nome, che è raro ma non troppo, con origine dalla bellissima parola greca eirene, che significa pace, ma con un ruolo anche nella storia della religione cattolica. Irene è infatti colei che cura le ferite di San Sebastiano, la cui più fortunata iconografia lo ha reso più celebre e riconoscibile.

Nello spettacolo firmato da Alessandro Marzotto Levy, vincitore del premio ​​DNAppunti Coreografici 2022, il titolo Irene è l’eco del nome della danzatrice Irene Brandani, alla quale è dedicato, così come parla a coloro che hanno saputo volerle bene. Attraverso la danza, in un ripetersi ritmico dal forte sapore rituale, Marzotto Levy esplora la dimensione del lutto, e delle reazioni che provoca nel corpo. «Il corpo sente, rivela, stabilisce un contatto con l’assenza che attraverso la danza torna presente. La danza è il tentativo di relazionarsi con l’invisibile, di affrontare il tempo. Sembra assurdo ricostruire il senso di un passato di gioia, follia, rabbia che tornano e sconvolgono. In un istante IRENE si slega dalla linearità per intraprendere un percorso caotico che diventa celebrazione».

«Nella mancanza il ritrovamento, nelle ferite la forza» scriveva qualche giorno fa Alessandro Marzotto Levy per annunciare le nuove date di Irene, che ha debuttato in Italia nel 2023. Danzatore e coreografo, Marzotto Levy è nato a Firenze, e dopo numerose esperienze, formative prima e professionali poi, che lo hanno portato a vivere in Inghilterra, in Spagna, in Olanda e in Germania, nel 2021 è tornato a stabilirsi sulle sue colline toscane. Insegna, danza e si dedica alla sperimentazione di agricoltura biologica e abitudini quotidiane tendenti all’auto-sostentamento. La sua poetica, espressa con il corpo e la danza, ha sempre sviluppato radici che nascevano nel mondo naturale animale, come nell’arte e nella letteratura.

Scritto da Irene Caravita