Se Detroit resta l’autostrada principale, Stoccolma comunque un’arteria che sa dire il suo: Adam Beyer ne è l’asse attrezzato. “Decoded” è tra i dischi techno che ancora hanno un senso dalla prima all’ultima traccia, “Drumcodes 1” l’ariete di sfondamento, da allora un costante edificare su fondamenta indistruttibili. Inoltre: l’etichetta che porta (quasi)lo stesso nome (Drumcode), set spesso fluviali, altre etichette (Truesoul, Code Red, Mad Eye), una balotta che Frank Sinatra e i ragazzi sono niente al confronto (Jesper Dahlback il sodale più affezionato). La techno alla vecchia passa anche da qui.