Il “Modfather”. O anche, il padre dello stile. Del ragazzo che è stato portavoce (in patria) della generazione mod dei fine Settanta; del songwriter che ha impietosamente cantato l’english way of life, influenzando carovane di band; dell’uomo che ha ambiziosamente mescolato soul e musica bianca e poi intrapreso una carriera solista all’insegna del continuo rinnovamento; ebbene, di questa figura unica della popular music britannica, c’è poco da aggiungere. Se non che il suo ultimo Saturns Pattern è l’ennesimo calcio in faccia a vecchie e nuove leve. E che non basta un taglio di capelli, per essere fico quanto lui.