Scorribanda è una teoria di colori, un racconto visivo degli anni folli e spensierati in cui Bruno Sargentini
aprì la galleria L’Attico (1957), che divenne ben presto la “casa” romana di Fontana, Leoncillo, Capogrossi. Il
figlio Fabio dal 1965 in poi ne fece “la scorribanda di una vita” esponendo le opere dei suoi coetanei: Pascali, Kounellis, Pistoletto, Mattiacci. Come per una grande festa di compleanno, il salone centrale della Galleria Nazionale aggiunge “posti a tavola” per i protagonisti della Scuola di San Lorenzo. L’Attico è stato galleria e non luogo da plasmare per tutti gli artisti in mostra e per essi è diventato palestra, garage con cavalli, lago incantato, aprendosi contemporaneamente anche al teatro e all’arte concettuale, in quell’interazione tra linguaggi diversi che Sargentini ha sempre voluto e cercato.
Scritto da Chiara Ciolfi