Si chiamano tutti Hu, il cognome che nel 2001 superò nell’elenco di Milano Brambilla, e che a oggi è secondo solo ai Rossi (in realtà nei primi dieci cognomi delle famiglie milanesi ci sono anche Chen e Zhou). E in pratica vengono tutti dal Zhejiang. Qualche anno fa imbastirono una mezza guerriglia urbana e tuttora sono al centro di mille polemiche e leggende popolari. Ecco la più grande comunità cinese d’Europa, la Chinatown milanese. Il Capodanno cinese è il 5 febbraio e la loro festa, col drago che svolazza da una parte all’altra di via Sarpi piena di gente è il 10. Una giornata da vivere mangiando con lo stuzzicadenti i formaggini di soia del negozietto all’inizio della via: riempiono lo stomaco con un euro o poco più.
In questa guida vi vogliamo preparare all’evento segnalandovi i migliori ristoranti e bar cinesi della città. Dagli evergreen, i nuovissimi sul mercato, quelli più truci e veraci, e i più fighetti. Ormai mangiare cinese non spaventa sicuramente più, lontani anni luce da quell’equazione un po’ vecchia per cui cinese uguale cibo scadente. Merito di questa seconda generazione che parla la propria lingua d’origine ma all’occorrenza anca el milanes e che è sempre più attenta a creare una ristorazione moderna e internazionale, mettendo bene in testa a tutti che in Cina non si mangiano solo riso cantonese, nuvole di drago e pollo piccante.
Iniziano a farsi strada le diverse specialità regionali: dalla cucina dello Zhejiang a quella dell’Hunan in Cina, dai dim sum ai bao di maiale passando per i dolci, il divario tra Milano e il resto del mondo si gioca dietro ai fornelli. Non solo gattini dorati e lanterne posticce, i nuovi ristoranti asiatici si rifanno il look e ammiccano a un popolo giovane, a tratti hipster e sempre più consapevole e cosmopolita. Qui ne trovate per tutti i gusti. Ma aspettate: ricordatevi che prima di andare a festeggiare il Capodanno la tradizione prevede una pulizia radicale della casa.