Se il peso dell’arte italiana, di santi, crocifissioni, estasi e supplizi vi fa venire voglia di bervi un negroni sbagliato, ora in Pinacoteca di Brera è possibile. Uno dei musei più belli al mondo, sicuramente di Milano, accoglie i propri visitatori al Caffè Fernanda.
Intitolato alla prima direttrice donna di un museo in tutta Italia, Fernanda Wittgens, che durante la guerra ne ebbe le redini, il Caffè della Pinacoteca si sviluppa al primo piano dopo il consueto percorso (ma è possibile entrare anche senza il biglietto del museo). Elegante, raffinato, discreto e rispettoso del luogo dove si trova, Caffè Fernanda ha pochi tavoli, un lungo bancone, dettagli oro e tinte rosa antico. Ha un animo da caffetteria di lusso: si parte dalla colazione, light lunch con primi piatti insalate e secondi fino ad arrivare al momento aperitivo. Non è prevista una carta cocktail, ci dicono che possono essere richiesti i classici come spritz, negroni, negroni sbagliato, americano, gin e vodka tonic. Al bancone costano 5 € (WOW!), serviti 8 €.
Le sciure si susseguono, ordinano cappuccini e sfogliano il quotidiano, i giapponesi camminano con il naso all’insù, le scolaresche con gli occhi bassi sullo smartphone. Il Caffè Fernanda è un tassello fondamentale di un mosaico più ampio che vede un generale restyling della Pinacoteca sulla spinta del suo direttore, James Bradburne. Un luogo che si riconnette con la città e lo fa anche attraverso questa nuova caffetteria.
Contenuto pubblicato su ZeroMilano - 2018-11-01