Scendere al bar sotto casa è attività nobile e sacra. Perché rimanere sul divano a fare scrolling quando hai questa possibilità? Caffineria è un po’ questo per me e per tutti gli abitanti di Nolo, la nuova entità urbana che a volte fa sorridere, a volte incuriosisce, ma è di sicuro viva più che mai.
Caffineria è una piccola caffetteria in rosa, gestita da ragazze, aperta dalla mattina fino a dopo cena. Ci passo la mattina mentre aspetto il collega ritardatario che mi porta in ufficio: i cornetti provengono da un forno non distante e sono tutti molto buoni (quello alla crema straborda di denso piacere); il caffè viene dalla torrefazione bresciana August e il motivo in più per presentarmi al bancone è il loro caffè filtrato.
Ci passo anche all’aperitivo, per bermi un bicchiere di vino in santa pace. A pranzo e a cena insalate, taglieri, primi piatti, da consumare in amicizia sui tavoli in legno tutti molto vicini.
Ma chissenefrega, in Caffineria ci passo pure per parlare a caso con gli sconosciuti del quartiere, le sciure della via, i pazzi di passaggio. Il mercoledì c’è un open wine di tutto rispetto: con 8 € puoi bere tutto il vino sfuso del mondo. Meno male che abito a 20 metri. La selezione di bottiglie, invece, è abbastanza accurata: si possono trovare anche piccole cantine biologiche e chicche dall’Italia. Di sera si raduna una vivace folla davanti, complici i concertini live che ogni tanto vengono organizzati.
In definitiva Caffineria è un posto tranquillo, ci incontri il quartiere e le sue sue storie.
Contenuto pubblicato su ZeroMilano - 2020-03-01