Non capita tutti i giorni di poter ammirare una pregiata collezione d’arte allestita nella casa del suo fautore: varcare il cancello di Palazzo Venier dei Leoni significa avere l’opportunità di far parte del vero mondo di Peggy Guggenheim che vi soggiornò – seppellendovi anche gli amati cani in giardino – dal 1951 alla sua morte, nel 1979.
Affacciato sul Canal Grande, il palazzo ha una storia affascinante: iniziato nel 1748 da Lorenzo Boschetti, l’edificio rimase inconcluso e accolse, prima di Peggy, esistenze intriganti come quella della Marchesa Luisa Casati, musa e celebre anima della vita ruggente del primo Novecento che proprio qui organizzò memorabili feste per i suoi estrosi amici – per citarne solo due: Boldini e Man Ray.
Miliardaria e collezionista acuta, Peggy Guggenheim fu capace di radunare attorno a sé il meglio delle avanguardie del secolo passato: Duchamp, Kandinsky, Braque, Dalì, Mondrian, Picabia, Léger, Picasso… La collezione non smise di crescere nemmeno dopo la sua morte arricchendosi, nel 2012, della Collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof: ottanta opere d’arte italiana, europea e americana del secondo dopoguerra che includono i nomi di Burri, Fontana, Holzer e Rothko.
Ca’ Venier dei Leoni è una meta immancabile per gli appassionati di arte contemporanea; tuttavia, se non vi piace il genere, una visita è ugualmente suggerita per conoscere un’altra magia veneziana: quella dei giardini segreti. Nonostante il suo apparente aspetto tutto mattoni-muri-e-masegni, Venezia è una città verde: orti e giardini sono celati da alti muri di cinta, spesso luoghi accessibili ai soli proprietari dei palazzi. A casa di Peggy invece il giardino è esso stesso una sala espositiva all’aperto – sede della Nasher Collection – aperta anche come location per eventi privati. Ricchissime le attività collaterali proposte dalla Fondazione Guggenheim, come i laboratori gratuiti per i bambini previsti tutte le domeniche pomeriggio presso il museo (Kids Day) e i percorsi tattili rivolti alle persone non vedenti, ipovedenti e vedenti in chiave inclusiva.