Il sottopasso che collega Piazza Freud, di fronte alla stazione Garibaldi, con le scale mobili di Gae Aulenti e il suo interrato Porta Nuova Food District è stato pensato per un transito veloce e affrettato, un po’ come il traffico e il viavai circostante. Una versione 2.0 del mezzanino di Porta Venezia, solo più luminoso e decisamente meno affollato. I due spazi hanno una cosa in comune: la funzione iniziale di passaggio è andata poco a poco mutando in luogo di prova per un discreto numero di ballerini e ballerine. Non è inusuale infatti trovare breakdancer e ballerin* hip-hop – e tutto ciò che c’è nel mezzo – darsi appuntamento in questo spazio coperto e vederli provare passi e coreografie in un ambiente di gran lunga più intimo rispetto a Gae Aulenti o a Porta Nuova in generale.
La cultura street è sempre più presente sul territorio, e quale miglior scenario di un sottopasso spazioso e poco trafficato per celebrarla? A differenza di quanto avviene in superficie, con le coreografie k-pop tra le insenature dei grandi negozi affacciati su piazza Gae Aulenti, qui i ragazzi e le ragazze che si riuniscono a provare sono di meno ma altrettanto determinati e talentosi. Come nel caso del mezzanino di Porta Venezia, la danza è riuscita a trasformare uno spazio di attraversamento in un fulcro di cultura, movimento e divertimento.